1945

Teatro Na Kovarne di Podebrady

Spettacoli di un gruppo teatrale scolastico

Regia: Josef Sahula, Interpreti: Studenti delle scuole medie superiori
I ruoli di Milos Forman: Nikolaj Vasiljevic Gogol: il Matrimonio (il marito), Molière: L‘avaro (Arpagone), Vaclav Kliment Klicpera: Hadrian z Rimsu (Hadrian da Rimsy)

Il collegio per gli studi classici di Podebrady, fondato per gli orfani di guerra, presentava ogni anno uno spettacolo scolastico nel teatro locale Na Kovarne e lo studente Forman, affascinato dal teatro già da ragazzo, non si faceva sfuggire la possibilità di partecipare. Il direttore del gruppo scolastico teatrale, il professore d’arte e pittore accademico Josef Sahula,  concesse a Forman di recitare  in diverse opere, a volte  anche in ruoli principali. 

Milos Forman sugli spettacoli:

  • „Non soltanto recitavamo ma ci cucivamo anche i costumi, costruivamo le scenografie e facevamo tutti i lavori relativi alla presentazione dello  spettacolo.“
  • „Facevamo sempre due spettacoli: il pomeriggio per gli studenti e la sera per i genitori. Entrambi ridevano generosamente delle nostre battute, che ci preparavamo per loro, e ridevano fino alle  lacrime quando inesorabilmente stava per succedere un incidente. Gridavano diverse battute, si godevano lo spettacolo e alla fine applaudivano con gusto.“
  • „Mi piaceva recitare, ma ancora di più mi godevo l´indossare  i costumi e truccarmi. Quando recitavo Arpagone oppure Hadrian, dovevo diventare anziano e ogni volta rimanevo ansiosamente in attesa del momento di prendere il costume, il pennello e  i colori oppure una ridicola parrucca.
1950

Balada z hadru
La ballata degli stracci

Spettacolo di un gruppo teatrale amatoriale

Regia: Milos Forman
Interpreti: Ivan Kheil, Jiri Hruby, Jaromir Tot, Milos Forman e altri
La Prima: 1950, Praga (Cecoslovacchia)

Durante gli studi al liceo classico di Praga, Forman preparo´  uno spettacolo amatoriale insieme a un paio d’amici sul musical prebellico La  Ballata degli stracci, dei famosi autori comici cechi Jiri Voskovec e Jan Werich.

Forman e i suoi amici riuscirono  a formare una piccola orchestra, un corpo di ballo e anche una qualche  articolata  sceneggiatura così da riuscire a presentare uno spettacolo al pubblico all’inizio del 1950 in un’aula scolastica. Il successo dello spettacolo spinse  i giovani artisti a cercare un ambiente fisso dove potessero realizzarlo a pagamento. Forman scelse  il teatro praghese D50 (che aveva sede negli spazi dove oggi si trova il teatro Archa). Sorprendentemente fu capace di  convincere il direttore del teatro dell’epoca, Emil Frantisek Burian, a noleggiare il teatro agli studenti per una serie di spettacoli ogni lunedì. Dalle fonti a nostra disposizione possiamo immaginare che il pezzo abbia avuto un successo relativamente grande e fu presentato sino alla primavera del 1950. Milos Forman interpretava il personaggio del consigliere del municipio parigino. Allo spettacolo partecipò anche Libor Pesek, oggi rinomato direttore d’orchestra, famoso in tutto il mondo e Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico. Gli studenti riuscirono persino a organizzare un tour per le città della Cecoslovacchia con la loro versione de La ballata degli stracci.

Milos  Forman sullo spettacolo:

  • „Guardando indietro, non mi è ancora chiaro sino a oggi come abbiamo potuto riuscirci, ricordo solamente che dovemmo rubare qualche modulo d’approvazione dal centro culturale regionale, falsificare qualche timbro e firma e persino corrompere un cartellonista per esporre la nostra locandina sopra il programma del Teatro Nazionale.“
  • „Già il primo lunedì’ era praticamente pieno e la gente rideva a crepapelle . Si poteva avvertire come quel vecchio edificio stesse rinascendo. In breve, la notizia si sparse rapidamente e un gruppo di ragazzi delle superiori ebbe  di colpo lo spettacolo più popolare di tutta Prag: ,cio´ era  semplicemente la conferma di quanto in quei tempi mancasse disperatamente qualsiasi tipo di divertimento.“
1958

Laterna magika
Lanterna magica

Spettacolo multimediale

Regia: Alfred Radok, Vladimir Svitacek e Jan Rohac
Interpreti: Zdenka Prochazkova, Sylva Danickova e Valentina Thielova
Ballerini: Jarmila Mansingrova, Nada Blazickova, Yvetta Peskova, Eva Poslusna, Miroslav Kura, Vlastimil Jilek e altri
Collaborazione alla sceneggiatura: Milos  Forman
 Prima: 9/05/1958,Esposizione Universale EXPO ´58, Bruxelles (Belgio)
 Prima Cecoslovacca: 9/05/1959, Palazzo Adria, Praga (Repubblica Ceca)

Il progetto teatrale in un atto unico Lanterna magica, creato per l’Esposizione Universale EXPO ´58, combina una registrazione cinematografica con la musica suonata dal vivo e  attori e ballerini presenti sul palcoscenico. L’intenzione era quella di presentare al mondo la vita nella Cecoslovacchia del periodo in una forma attraente e accessibile.  Grazie alla sua originalità, il progetto è diventato un mito dell’EXPO.  I visitatori aspettavano di vedere il leggendario spettacolo in lunghe file e ancora prima del termine dell’esposizione, quattordici stati hanno chiesto la licenza per riprodurre  questo tipo di spettacolo  oppure hanno invitato gli autori come ospiti per inscenare  la stessa performance  .

La storia della nuova tecnologia multimediale Lanterna magica inizia nell’anno 1958, quando il regista Alfred Radok insieme allo sceneggiatore Josef Svoboda crearono per il padiglione Cecoslovacco dell’Esposizione Universale a Bruxelles uno spettacolo chiamato “Laterna magika”. il programma era composto da diversi episodi che sviluppavano i principi dei rapporti tra un’azione recitata o ballata e una pellicola. Consisteva di tredici scene:  Konference (Conferenza), Cimbalovy koncert (Concerto di cimbali), Tanecni intermezzo (Intermezzo di danza), Inspirace (Ispirazione), Zive sklo (Vetro vivo), Praha (Praga), Symfonieta (Piccola Sinfonia), Ceskoslovensko (Cecoslovacchia), Slovenske lidove pisne (Canzoni popolari slovacche), SĽUK /Slovensky ludovy umelecky kolektiv (Gruppo folcloristico slovacco), Deti (Bambini), Jan Amos Komensky, Finale. Lo spettacolo era composto in modo da caratterizzare al meglio possibile la vita nella Cecoslovacchia dell’epoca, da legarla alla storia e da  esaltarne l’unicità nazionale. Per rendere la forma finalefruibile , esplicativa  e nello stesso momento divertente per il  pubblico, le parti informative si inframezzavano con quelle creative. La proiezione cinematografica non rappresentava solamente un retroscena, ma si connetteva molto creativamente all’azione sul palcoscenico. Il contributo di  Lanterna magica si rivelò fondamentale per l’enorme successo ottenuto dal padiglione cecoslovacco all’EXPO.

Milos  Forman sullo spettacolo:

  • „Radok era un mago dell’illusionismo teatrale e nessuno dei caporioni  comunisti si rese conto che il suo ‘mosaico’ propagandistico rappresentava soltanto un pretesto  per la sua  espressione artistica creativa. Non mancavano le inquadrature obbligatorie della Cecoslovacchia dell’epoca e della sua cultura, ma ciò che affascinò Bruxelles fu il metodo e l’inventiva di Radok. Mentre sullo schermo veniva proiettato  il film e da un momento all’altro l’attrice si staccava dal fondo per iniziare a parlare con la propria ombra cinematografica, un pianista spariva nel bel  mezzo della sua  performance insieme al suo strumento e sul palco desolato comparivano dal nulla delle ballerine. L’originalità e la vivacitá  dello spettacolo attrassero nel nostro padiglione migliaia di spettatori. Venne persino a trovarci lo stesso Walt Disney, per esprimerci personalmente la sua ammirazione ed io così potei stringere la mano al creatore degli eroi della mia infanzia.“
1960

Laterna magika II.: Zajezdovy program
Lanterna magica II: Tour

Tour degli spettacoli nello stile di Lanterna magica

Regia: Alfred Radok
Interpreti: Irena Kacirkova, Sylvie Danickova, Marie Stankova, Jaroslava Panyrkova
Collaborazione alla sceneggiatura: Milos  Forman
 Prima: 5/12/1960, Palazzo Adria, Praga (Cecoslovacchia)

Il proseguimento del trionfale progetto  Lanterna magica favorí la nascita di uno   spettacolo da portare in tour  all’estero e un gruppo teatrale fu per l´appunto  fondato con  questo scopo. Al contrario della messa in scena precedente, la nuova versione  si focalizzò sulla parte inventiva dello spettacolo piuttosto che su quella propagandistica. Uno dei suoi episodi, Otvirani studanek (L’apertura delle sorgenti),fu proibito dalla censura del regime comunista.

Dopo l´enorme   successo di Bruxelles, lo spettacolo di  Lanterna magica fu rielaborato per essere realizzato nel cinema Moskva del Palazzo Adria a Praga. Per questo scopo fu persino fondato un nuovo gruppo teatrale stabile. La preparazione della  nuova rielaborazione  fu nuovamente affidata al regista Alfred Radok, che scelse il nome Lanterna magica II: programma per il  tour.  Aveva un  carattere   maggiormente  informativo in modo da  poter presentare la Cecoslovacchia all’estero, questa volta però con un´enfasi   sulla cultura e l’arte piuttosto che sull’industria e l’agricoltura come nel caso dell’EXPO. La parte danzata  fu parzialmente sostituita dalla recitazione, e il palcoscenico e la pellicola proiettata furono maggiormente connessi l´uno all´altra .

Del programma faceva parte anche l’episodio L’apertura delle sorgenti, basato sull’opera del compositore musicale ceco Bohuslav Martinu, che morì poco prima nell’esilio svizzero. Dopo la presentazione dello spettacolo finale, fu proprio questa parte a  infastidire maggiormente  la censura comunista. Il vicepresidente del governo cecoslovacco e responsabile  della politica culturale comunista Vaclav Kopecky accusò Radok di essere un reazionario  e di  “espressionismo ebreo”. Lo tacciò di voler tornare al mondo di vent’anni prima, di ammirare la morale retrograda e di nascondere volutamente la tecnologia moderna dell’industria Cecoslovacca.

La prima fu posticipata e Radok fu licenziato dal nuovo teatro Lanterna magica. I suoi giovani collaboratori, compreso Milos Forman, furono invitati a ultimare lo spettacolo escludendo la parte incriminata de L’apertura delle sorgenti e a  modificare anche un paio di altre scene, e così fecero. Radok però desiderava che se ne andassero dimostrativamente insieme a lui e  invece finirono lo spettacolo senza il loro mentore, e cio´ fu da lui considerato come  un tradimento personale.

La prima cecoslovacca si è tenuta per uno ristretto gruppo  di rappresentanti politici e culturali. All’inizio del gennaio 1961 il Programma per il  tour è stato presentato a Londra. L´approvazione  del pubblico britannico non è stata pero´ così forte come nella prima esibizione a Bruxelles, ma nonostante ciò, è stato un tale successo che fu  realizzato consecutivamente in sedici stati diversi e, con delle piccole modifiche, fu eseguito sino al 1967. Un’altra versione dello spettacolo modificata sotto il nome di Revue z bedny (Scenette dalla scatola) ha fatto parte dell’esposizione cecoslovacca all’EXPO ´67 di Montreal.

Milos  Forman sullo spettacolo:

  • „Durante tutti gli anni cinquanta i comunisti alternavano la stima  con il disprezzo per Radok, ma dopo il successo di Bruxelles gli affidarono immediatamente la preparazione di uno nuovo spettacolo per Lanterna magica. Chiedevano che questa volta ci fosse più divertimento e meno propaganda, perché lo spettacolo interessava ai londinesi   e ad  altri clienti, pronti a pagare in valuta straniera. Radok si rivolse nuovamente a Rohac, Svitacek e a me, per aiutarlo a mettere in piedi il nuovo  spettacolo. Fui immediatamente d’accordo.“
  • „Se Lanterna magica originale era un progetto affascinante, la sua seconda versione lo  era ancoradi piú  .“
  • „Una delle parti del programma seguiva generosamente il ritmo della vita contadina con i suoi passaggi   naturali com’erano la nascita, il matrimonio e la morte. Questa sequenza s’ispirava alla musica di Bohuslav Martinu e portava il nome della sua guida musicale: L’apertura delle sorgenti. La scena rappresentava l’interno di una casa di campagna con un  paio di pezzi reali  d’arredamento sul palcoscenico e con la retroproiezione delle finestre, quadri e ripiani sul muro. Due ballerini entravano in scena correndo, ballando un duetto d’amore intorno al letto mentre l’immagine nella retroproiezione s’ingrandiva. Lo spettatore ci metteva un po’ a notare i tre volti, che guardavano la scena dalla finestra. Gli innamorati continuano a conquistarsi l’un l’altro ma in breve vengono sopraffatti  da quelle tre smorfie orrende, sarcastiche e amare. Esattamente per le magie di questo tipo la gente voleva collaborare con Radok, nonostante fosse una persona molto pretenziosa e nevrotica che a volte si sfogava  con qualche malcapitato  molto pesantemente.“
  • „Tenevo a  Radok molto di più che a  quello spettacolo, ma di compiere  un gesto romantico del genere (il ritiro dal progetto nota red.) semplicemente non me la sentivo proprio . Ci  avrebbero etichettato per sempre come  ribelli pericolosi e per quello non trovammo abbastanza coraggio né io, né Rohac, né Svitacek. Credo che Radok non ci abbia mai perdonati per questo.“
1966

Laterna magika: Variace 66, Otvirani studanek
Lanterna magica: Variazioni 66, L'apertura delle sorgenti

Spettacolo multimediale

Regia: Alfred Radok
Interpreti: Jaroslava Panyrkova, Marie Stankova, Katerina Travnicka, FrantiSek Filipovsky, Irena Kacírkova, Milos  Kopecky, FrantiSek Zwarik, Milena Dvorska
Ballerini: Jana Andrsova, Blanka Modra, Pavel Vesely, Vaclav Stadler, Olga Sulcova, Daria Voborníkova, Karel Vrtiska, Sasa Aismanova, Jarmila Belsanova, Růzena Benískova, Jana Braunschlägerova, Taťana Henrychova, Sylva Jílkova, Monika Lichtagova, Vera Masaríkova, Miloslava Rejholcova, Vera Novakova
Collaborazione alla sceneggiatura: Milos  Forman
 Prima: 27/05/1966, Palazzo Adria, Praga (Cecoslovacchia)

La terza versione degli spettacoli della leggendaria Lanterna magica è una raccolta degli episodi più pregevoli  degli spettacoli precedenti. E’ nata nel periodo della democratizzazione della Cecoslovacchia, nella seconda metà degli anni sessanta. Alfred Radok è potuto ritornare al  progetto e terminare la sequenza originalmente proibita, L’apertura delle sorgenti.

Nonostante l’episodio L’apertura delle sorgenti fosse stato cancellato nel 1960 dal programma dello spettacolo e il regista Radok fosse stato licenziato, grazie alla liberazione politica nella seconda metà degli anni sessanta, poterono tornare a Lanterna magica sia l’autore sia il pezzo musicale. Radok allora completò la sequenza Variazioni 66, L’apertura delle sorgenti e così tutto il programma venne  ad essere composto dagli episodi più famosi sia dello spettacolo  Lanterna magica originale, presentato all’EXPO 58, sia dal programma per il  Tour, con l’aggiunta de L´Apertura delle sorgenti, originalmente proibita. Una novità nello spettacolo era rappresentata dal teatro nero di Jiri Srnec, oggi famoso in tutto il mondo, e  dagli elementi figurativi dell’artista e cineasta ceco, adesso  altrettanto famoso a livello internazionale, Jan Svankmajer. Lo spettacolo fu presentato sino al turbolento anno 1968, quando la lotta cecoslovacca  per  la liberazione politica e sociale fu interrotta dall’occupazione militare dei corpi del Patto di Varsavia. Radok subito dopo l’invasione emigrò con tutta la famiglia in Svezia.

1972

The Little Black Book
Il libretto nero

Commedia

Regia: Milos  Forman
Interpreti: Richard Benjamin, Delphine Seyrig
 Prima: 25/04/1972, Little Theatre, New York (USA)

Nell’anno 1972 Milos Forman accettò la regia teatrale della commedia dell’amico Jean-Claude Carrière. Questo spettacolo  intimo  è stato presentato nel teatro più piccolo di Broadway.

Il dramma di Carrière (adattato in inglese da Jerome Kilty) racconta la storia di una ragazza con una valigia che compare improvvisamente nella casa di un attempato dongiovanni   . Evidentemente aveva sbagliato l’indirizzo, ma in breve si trova a suo agio e si sente come se fosse casa sua. Ha solamente bisogno di riposare da qualche parte per un giorno intero. Propone quindi al vecchietto solo di pulirgli la casa. L’uomo però è tormentato dal pensiero di aver già visto la fanciulla da qualche parte.  Sta considerando la possibilità che la ragazza sia stata per un breve periodo in passato una delle sue amanti. E quando essa menziona di aver subito un aborto da poco, lo stagionato  cavaliere incomincia a temere che la ragazza sia venuta per ricattarlo o rivendicarsi. La giovane però non gli rivela  niente in proposito  per tutto lo spettacolo e quindi tocca allo spettatore decidere se questi due in passato abbiano avuto a che fare l’uno con l’altro, o meno.

La scelta  dei due interpreti della commedia  é   molto interessante . Come protagonista femminile è comparsa la leggendaria attrice di film e teatro di origine francese Dephine Seyrig, ormai famosa grazie a tutto un elenco di pregiati film europei (L'anno scorso a Marienbad, Muriel, Il tempo di un ritorno, Baci rubati, il fascino discreto della borghesia, La via lattea e altri) ma che lavorava anche a Hollywood. Il personaggio maschile invece, era interpretato dal produttore, regista e attore statunitense Richard Benjamin, che conosciamo per esempio dei film Comma 22 oppure Harry a pezzi. Nonostante la presenza delle due star, lo spettacolo è stato ripetuto solo sette volte.

Milos  Forman sullo spettacolo:

  • „Mi divertiva andare a teatro e litigare insieme agli attori Delphine Seyring e Richard Benjamin sul testo. Mi piaceva molto quel lavoro, anche se alla fine dovetti ammettere che non sarei mai diventato un regista di teatro. Ci sono solo pochi registi, e il migliore di tutti è indubbiamente Ingmar Bergman, che riescono a realizzare uno spettacolo teatrale altrettanto bene quanto un film. Io di certo non faccio parte di loro.
  • Mi manca quell’immaginazione astratta, che il teatro richiede. Alla fine dentro di me sento sempre di avere una sola cinepresa con un unico obiettivo che mi costringe a guardare per due ore la stessa inquadratura, e nel frattempo sopprimo la voglia crescente di gridare: ‚Stop!‘“
2007

Una passeggiata ben pagata

Spettacolo d´ opera jazz

Regia: Milos  Forman, Petr Forman
Interpreti: Petr Stach alternato da Zbynek Fric, Jana Mala alternata da Dasa Zazvurkova, Petr Pisa alternato da Tomas Trapl oppure Lukas Kumpricht, Jiri Suchy alternato da Petr Machacek oppure Zbynek Fric, Zuzana Stivínova alternata da Jitka Molavcova oppure Tereza Halova, Jana Fabianova alternata da Beatrice Todorova oppure Irena Magnuskova, Miroslav Lacko alternato da Petr Wajsar
 Prima: 22 e 23/4/2007, Teatro Nazionale, Praga (Repubblica Ceca)

Lo spettacolo d’opera  jazz Una passeggiata ben pagata, della leggendaria coppia d’autori cechi Jiri Slitr e Jiri Suchy, è stato presentato per la prima volta negli anni sessanta nel loro teatro d’autore Semafor a Praga. Un nuovo spettacolo, questa volta nel Teatro Nazionale di Praga, è stato diretto da Milos  Forman insieme al figlio Petr.

Nella metà degli anni sessanta Jiri Slitr e Jiri Suchy erano una delle coppie teatral-musicali più famose di tutta Cecoslovacchia, con uno stile inconfondibile degli spettacoli, un’espressione musicale originale e  umorismo poetico. Forman, insieme al regista della versione originale “semaforiana” di Una Passeggiata ben pagata Jan Rohac, adattò l´opera  in formato televisivo già nel 1966. Forman in seguito tornò sul testo dello spettacolo  dopo quarant’anni e per collaborare alla regia invitò il figlio Petr Forman, che aveva già alle spalle diverse esperienze di regia di  opere liriche sul  palco del Teatro Nazionale di Praga. La scenografia fu curata dal suo fratello gemello, l’artista figurativo Matej Forman.

Una trama semplice si svolge intorno al divorzio della giovane coppia  Uli e Vanilka, che viene complicato da un messaggio inaspettato sul patrimonio che potrebbe essere  ereditato da un loro potenziale figlio da una zia di Liverpool. Un milione di sterline spinge i giovani coniugi a provare a rimediare i loro conflitti matrimoniali .

Dato che non esisteva più la strumentazione originale, ovvero gli spartiti dei diversi strumenti d’orchestra dell’anno 1965, c’era bisogno di creare per l’Orchestra del Teatro Nazionale tutta una nuova sinfonia. Questo compito impegnativo fu accettato dal giovane musicista e direttore d’orchestra Marko Ivanović.

Milos  Forman sullo spettacolo:

  • „Per me, sino ad ora, il Teatro Nazionale significa qualcosa di sacro , come la Cattedrale di San Vito, quindi ho dovuto impegnarmi a dominare  questi sentimenti. Quello spettacolo originariamente era stato scritto per un ambiente piccolo e intimo, e presentarlo nel Teatro Nazionale trasponendolo direttamente dal Semafor, non avrebbe funzionato. Così ci abbiamo messo un po’ di Broadway. E se ci siamo riusciti, cio´  mi rende fiero.“
  • „Era importante far sí  che i nuovi interpreti non imitassero l’interpretazione dei protagonisti originali del Semafor,  come Slitr o la  Hegerova. Per fortuna hanno trovato la propria strada, ognuno di loro è unico .“
  • Dal punto di vista umano questo è stato il mio periodo professionale più felice in assoluto, poiché ho lavorato con i ragazzi (i figli gemelli più grandi di Milos Forman, Petr e Matej Forman, nota red.). Ovviamente, ognuno di noi ha la propria opinione artistica, che cerca d´ imporre , ma sappiamo anche di dover giungere alla fine a un compromesso. Fa parte del lavoro. E’ stata una collaborazione bellissima ed io sono troppo fiero dei ragazzi.“

Riconoscimenti:

Premi  Alfred Radok, 2007
Luogo: Praga (Repubblica Ceca)
Premio: Vavrínovy list (Foglia di garofano)
Categoria: Scenografia – Matej Forman

Premi  Sazka e  Divadelní noviny (Giornale teatrale), 2007
Luogo: Praga (Repubblica Ceca)
Premio: Stríbrny Orfeus (Orfeo d’argento)
Categoria: Teatro musicale – Milos  Forman, Petr Forman, Matej Forman