„Sebbene si possa pensare che Hair sia stato preparato con molta attenzione, l’effetto finale è del tutto spontaneo. Come i migliori musical della storia – Cantando sotto la pioggia oppure Hard day's night risalente agli anni sessanta – anche Hair scorre da un canto all’altro portando il pubblico con sé...“.
Claude, figlio di contadini dell’Oklahoma crede in Dio e crede che anche Dio creda in lui. Arriva a New York per arruolarsi nell’esercito perché l’America ha bisogno di tutti i patrioti come lui per combattere la guerra in Vietnam. Al Central Park incrocia un gruppo di hippie e con loro incontra la libertà assoluta, prova per la prima volta a usare droga e infine trova anche il suo primo amore, Sheila. Così lentamente toglie valore a tutto ciò che prima considerava giusto. Una parabola antimilitare, piena della tenerezza dei figli dei fiori, di immagini psichedeliche e di musica stupenda, nata dopo un’intera decade, in un periodo nel quale la ribellione degli anni sessanta significava ormai solo un nostalgico ricordo.
Soggetto
Perché un ragazzino di vent’anni dovrebbe andare a farsi uccidere chissà dove dall’altra parte del mondo? Se poi non ha ancora avuto una ragazza e alla felicità manca solo un po’ d’amore, della marijuana e un paio d’amici che riescano ad appoggiarlo, e nel caso di necessità anche a sacrificarsi per lui.
Le vicende ruotano attorno a un innocente campagnolo dell’Oklahoma, Claude Hooper Bukowski, plasmato dal patriottismo famigliare che però sotto l’influenza di un gruppo di hippie, che ruota attorno all’affascinante ribelle George Berger, inizia a dubitare del senso del proprio impegno nell’assurda guerra di potere.
Un film ispirato a un musical, presentato a Broadway, rispecchia il principale conflitto socio-politico di tutta una decade negli Stati Uniti. L’avversione americana contro la guerra del Vietnam, prolungatasi all’infinito (1964 – 1975), ha dato una svolta al movimento d’emancipazione degli anni sessanta assieme al progresso culturale e alla rivolta sociale.
Forman però di questo sfondo storico ne approfitta per approfondire il proprio tema personale che è sempre stato quello del conflitto individuale con la società, che richiede adattamento e ubbidienza. Allo stesso tempo il film funziona come satira sia sulla famiglia statunitense, dogmatica, che su tutta la società conservatrice. Questa viene derisa dagli hippie disinvolti e pure infantili in una maniera incantevole.
La pellicola è oggi considerata uno dei film culto dei ´´figli dei fiori´´. Malgrado sia stata ripresa negli anni settanta, ovvero nel periodo peggiore per un film del genere, quando gli hippie erano infatti ormai fuori moda, i loro ideali non più attuali mentre le nuove generazioni di futuri ammiratori non erano ancora nate.
Probabilmente nessuno dei film di Forman è stato inizialmente sottovalutato così tanto. Né Forman, né la coreografa del film, Twyla Tharp, avevano alcuna esperienza con il musical come genere cinematografico. Entrambi hanno però dimostrato di avere una buona sensibilita´per l’energia e il ritmo della musica e del ballo, creando uno dei musical più interessanti dell’epoca.
Quando il film Hair fu proiettato nel paese d’origine di Forman, la gente della Cecoslovacchia all’epoca ancora comunista, aspettava tutta la notte in fila per i biglietti. Per diverse generazioni di cechi il film è diventato un manifesto della libertà desiderata invece che una critica ai giochi di potere statunitensi, cosiccome era stato considerato dal regime comunista. La presunta critica al capitalismo è stata intanto l’unico motivo per il quale la pellicola del regista fuggitivo poteva essere proiettata anche nella Cecoslovacchia totalitaria.
Curiosita´
- La prima realizzazione del musical Hair a Broadway e´ stata presentata ufficialmente al Biltmore Theatre il 29/4/1968 e nell’anno 1969 è stata nominata al prestigioso premio teatrale statunitense Tony Award. Il musical però era stato presentato a New York già un paio di mesi prima, ovvero nell’Ottobre 1967 al Public Theater di East Village, sotto la produzione di Joseph Papp.
- La storia del musical originale è stata fondamentalmente modificata ai fini della realizzazione cinematografica di undici anni posteriore. Nello spettacolo teatrale Claude fa parte di un gruppo hippie già dall’inizio e alla fine viene portato in Vietnam. Nel film incontriamo Claude nei panni di un contadino idealista che arriva come volontario militare dall’Oklahoma a New York e solo lì incontra gli hippie. Nel musical originale Sheila è una rappresentante del movimento femminista che ama contemporaneamente Berger e Claude. Invece la più grande licenza artistica del film è la modifica del destino di Berger che viene portato in Vietnam per caso, al posto di Claude.
- Nel film sono state escluse anche alcune canzoni famose del musical, per esempio: The Bed, Dead End, Oh Great God of Power, I Believe in Love, Going Down, Air, My Conviction, Abie Baby, Frank Mills oppure What a Piece of Work is Man.
- Alcune canzoni sono state accorciate (Manchester England), modificate (Walking in Space), o dedicate a un altro personaggio. Appositamente per il film è stata scritta la canzone Somebody to Love.
- Come regista della versione cinematografica è stato originalmente chiamato George Lucas, che ha però rifiutato, perché in quel periodo lavorava sulla pellicola American Graffiti.
- Per il ruolo di Berger originalmente era stato richiesto uno degli attori del musical originale, Gerome Ragni, però alla fine è stata data la preferenza all’attore Treat Williams di quasi vent´anni piu´ giovani.
- Nel casting per i ruoli di questo film hanno partecipato anche Madonna e Bruce Springsteen.
- La pellicola è stata proiettata fuori concorso al Festival di Cannes del 1979.
Milos Forman sul film
- „Ho vissuto sotto il regime comunista per così tanto tempo, che chiunque lottasse contro il comunismo, lo consideravo un eroe. Così anche gli americani erano degli eroi per me, perché combattevano in Vietnam proprio contro il comunismo. Ho composto Hair come manifesto della libertà per se stessa. Ero entusiasta che questo paese fosse così libero da riuscire a guardarsi allo specchio e vedere anche il proprio lato oscuro.
- „Per una certa mia pigrizia , invitavo gli interessati al casting anche a casa mia. Un giorno è comparso alla porta un ragazzo spigoloso dai capelli lunghi. Portava la custodia con la chitarra.
„Dicono che ci sia un concorso,“ ha detto.
„Conosce il musical Hair?“ ho chiesto io.
“Beh, si,“ ha risposto.
„E le piace?“
„No.“
„Allora perché è venuto?“
„Mi ha mandato il mio agente“ ha detto il ragazzo scrollando le spalle.
„Beh, già che c’è, magari potrebbe suonarmi qualcosa?“
„No.“Così ci siamo dati l´addio. Il ragazzo si chiamava Bruce Springsteen.“
Recensioni
Inglese
Spiritualityandpractice.com (Frederic and Mary Ann Brussat)
Time Out Magazine
Variety
New York Times (Vincent Canby)
DVDtown.com (John J. Puccio)
IMDB.com (Dragan Antulov)
TVguide.com
Time Magzine (Frank Rich)
Empireonline.com (David Parkinskon)
ChicagoReader.com (Dave Kehr)
Ceco
Odaha.com (Tomáš Odaha)
i-kultura.cz (Lucie Steinocherová)
Francese
Abusdecine.com (Rémy Margage)
Télérama (Cécile Mury)
Italiano
Location
USA
-
New York City, New York
- Central Park, Manhattan
- Claude Bukowski rivede i membri del gruppo hippie, esecuzione del brano Boogie Man. (Naumburg Bandshell)
- La scena del bagno notturno in un laghetto. (Bethesda Fountain)
- Incontro del gruppo hippie nel parco, spettacolo in maschera. (Sheep Meadow, tra la 66ima e la 69ima strada)
- Incontro con Sheila che sta facendo un giro a cavallo con degli amici.
- Washington Square Park, Greenwich Village, Manhattan
- Bukowski vede per la prima volta il gruppo degli hippie capeggiato da Berger.
- Mill Neck, Long Island
- La casa dei genitori di Sheila.
-
Arlington, Virginia
- Arlington National Cemetery
- Il gruppo degli hippie dà l´addio a Berger e ad altri ragazzi morti in Vietnam, scena finale del film.
-
Mojave Desert, California
- Fort Irwin National Training Center, California
- La base militare presso la quale è stato assegnato Bukowski.
Premi
Evento | Luogo | Premio | Categoria | P/N |
---|---|---|---|---|
1978-1979 | ||||
Premio Fondazione dei Giovani Artisti | Los Angeles USA | Premio dei giovani artisti | Miglior musical sui giovani - TV o Film | |
1979 | ||||
Premio David di Donatello | Roma Italia | Premio David di Donatello |
Miglior Colonna Sonora - Film straniero Galt MacDermont | |
Miglior Regista – Film straniero Milos Forman | ||||
1980 | ||||
Golden Globes (37o Anno) | Los Angeles USA | Golden Globe |
Miglior Film commedia o musicale Michael Butler | |
Nuova star dell'anno (Attore) Treat Williams ("Berger') | ||||
Premio César (5o anno) | Parigi Francia | César |
Miglior Film straniero Milos Forman |
Informazioni tecniche
35 mm e 70 mm (negativo 35 mm)Formato: 1,85:1
Suono: Dolby Stereo
Colore (Technicolor)
Cast & Credits
United Artist an MGM Company | |
A Lester Persky and Michael Butler Production | |
Ragni, Rado & MacDrmont's | |
Based on the Musical Play | |
Book & Lyrics by | Gerome Ragni, James Rado |
Music by | Galt MacDermont |
Associate Producer | Robert Greenhut |
Assistant Director | Michael Hausman |
Costume Designer | Ann Roth |
Production Designer | Stuart Wurtzel |
Supervising Film Editor | Lynzee Klingman |
Director of Photography | Miroslav Ondricek |
Choreography by | Twyla Tharp |
Screenplay by | Michael Weller |
Produced by | Lester Persky, Michael Butler |
Directed by | Milos Forman |
Starring |
|
Claude | John Savage |
Berger | Treat Williams |
Sheila | Beverly D’Angelo |
Jeannie | Annie Golden |
Hud | Dorsey Wright |
Woof | Don Dacus |
Hud’s Fiancee | Cheryl Barnes |
Featuring |
|
Fenton | Richard Bright |
The General | Nicholas Ray |
Lady in Pink | Charlotte Rae |
Steve | Miles Chapin |
Sheila’s Mother | Fern Tailer |
Sheila’s Father | Charles Denny |
Sheila’s Uncle | Herman Meckler |
Sheila’s Aunt | Agness Breen |
Berger’s Mother | Antonia Rey |
Berger’s Father | George Manos |
Vietnamese Girl | Linda Surh |
Debutante # 1 | Jane Booke |
Debutante # 2 | Suki Love |
Claude’s Father | Joe Acord |
Sheldon | Michael Jeter |
Prison Psychiatrist | Janet York |
Lafayette Jr. | Rahsaan Curry |
the Judge | Harry Gittleson |
MP | Donald Alsdurf |
Barracks Officer | Steve Massicotte |
Barracks Officer | Mario Nelson |
Songs |
Soloists |
“Aquarius” | Ren Woods |
“Colored Spade” | Toney Watkins, Carl Hall, Howard Porter |
“Ain’t Got No” | Nell Carter, Toney Watkins, Kurt Yahjian |
“Black Boys” | Laurie Beechman, Debi Dye, Ellen Foley, John Maestro, Fred Ferrara, Jim Rosica, Vincent Carella |
“White Boys” | Nell Carter, Charlaine Woodard, Trudy Perkins, Chuck Patterson, H. Douglas Berring, Russell Costen, Kenny Brawner, Lee Wells |
“Electric Blues” | Leata Galloway, Cyrena Lomba |
“Old Fashioned Melody” | Ron Young |
“Flesh Failures” | John DeRobertas, Grand Bush |
„3-5-0-0“ | Melba Moore & Ronnie Dyson |
The following dancers appear by arrangement with the Twyla Tharp Dance Foundation, Inc., Rhoda Grauer – Project Coordinator |
|
Rose Marie Wright, Tom Rawe, Jennifer Way, Shelley Washington, Christine Uchida, Raymond Kurshals, Richard Colton, Anthony Ferro, Sara Rudner | |
Dancers |
|
Pat Benoye, Cameron Burke, Richard Caceres, Tony Constantine, Ron Dunham, Leonard Feiner, Ken Gildin, Kate Glasner, Christian Holder, Chris Komar, Nancy Lefkowith, Joseph Lennon, Robert Levithan, France Mayotte, Hector Mercado, Sharon Miripolsky, Marta Renzi, Donna Ritchie, Ellen Saltonstall, Radha Sukhu, Byron Utley, Earlise Vails, Ronald Weeks, Kimmary Williams, Deborah Zalkind | |
Dancers Appearing Courtesy of The Ballet Theatre Foundation’s Ballet Repertory Company | |
Johanna Baer, Carolyn Brown, Colleen O’Callaghan, Susan Clark, Jennifer Douglas, Karen Mays, Megan Murphy, Vicki Lynn Powell, Anna Spellman, Lauralee Stapfer, Deborah Wagman | |
Music Arranged & Conducted by | Galt Mac Dermont |
Vocal Arranger & Conductor | Thomas Pierson |
Produced for the Broadway Stage by | Michael Butler |
Originally produced by | The New York Shakespeare Festival Theatre |
Co-Directors of Photography | Richard Kratina, Gene Talvin |
2nd Unit Director Cameraman | Gerald Cotts |
Additional Photography | Gichard Pearce |
Camera Operator | Thomas Priestley |
Assistant Cameraman | Vincent Gerardo |
Script Supervisor | Nancy Tonery |
Film Editors | Stanley Warnow, Alan Heim |
Music Editor | John Strauss |
Unit Production Manager | Robert Greenhut |
First Assistant Director | Michael Hausman |
Location Manager | Martin Danzig |
Second Assistant Directors | Joe Ray, Joel Tuber |
Production Office Coordinator | Lois Kramer |
Assistant to the Director | Anne Gyory |
Production Accountant | Lloyd Zeiderman & Associates, Kathleen Mc Gill |
Unit Publicist | Larry Kaplan |
Gaffer | Richard Quinlan |
Key Grip | Edward Knott |
Propmaster | Joseph Caracciolo |
Set Decorator | George DeTitta |
Chief Carpenter | Edward Swanson |
Scenic Artist | John Linder |
Trasportation Captain | James Fanning |
Special Effects | Al Griswold |
Equestrian Trainer – Dance Sequence | Albert Ostermaier |
Flying by Foy | |
Sound Mixer | Chris Newman |
ReRecording Mixers | Bill Varney, Steve Maslow, Bob Minkler |
Dolby Consultant | Don Digirolamo |
Music Recording Engineer | Chuck Irwin |
Hair Stylist | Joe Tubens |
Makeup Artist | Max Henriquez |
Wardrobe Supervisor | Elisabeth Seley |
Assistant Choreographer | Kenneth Rinker |
Assistant to Miss Roth | Gary Jones |
Puppet Creations | Larry Reehling |
Supervising Sound Editor | Milton C. Burrow |
Sound Editors | William Sawyer, Edward L. Sandlin, Gordon Davidson |
Associate Editor | Michael Jablow |
Assistant Music Editor | Norman Hollyn |
Assistant Film Editor | Lois Freeman |
Assistant Editors | Karen Wanderman, John Davis, Neil Burrow, Neil Kaufman, Anne Stein |
Casting | Howard Feuer & Jeremy Ritzer |
Fenton & Feingerg | |
California Unit |
|
Location Manager | Ronald Colby |
Art Director | Harold Michelson |
Set Decorator | Gerald Wunderlich |
Propmaster | Pat O’Connor |
Gaffer | George Holmes |
Grip | Jerry King |
Camera Operator | Jan Kiesser |
Script Supervisor | Lillian Mac Neill |
Hair Stylist | Vivienne Walker |
Makeup Artist | Robert Mills |
Wardrobe | Sylvio Scarano |
Construction Coordinator | John Rutchland |
Transportation Captain | James Foote |
Production Assistants | Michael Peyser, David Dreyfuss, Jennifer Ogden, Shawn Hausman, Barry Strugatz, Barbara Pettick, Tom Fritz, Steve Montgomery, Carol Clemente |
Original Motion Picture Sound Track Album on RCA Records & Tapes |
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“Somebody to Hold” | By Rado, Ragni & MacDermont, Sung by Charlie Brown |
“White Boys” | Male Vocal Recorded by “The Stylistics” |
“Walking in Space” | Solo Sung by Betty Buckley |
Lenses and Panaflex Camera by Panavision® | |
Prints by Technicolor® | |
Recorded in Dolby Stereo at Samuel Goldwyn Studios, Los Angeles | |
Titles by R/Greenberg Associates | |
The Producers Gratefully Acknowledge the Cooperation of |
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The City of New York | Mayor Ed Koch |
Gordon J. Davis, Commissioner of Parks | |
Lt. Paul Glanzman | |
The Astoria Studios | |
National Park Service, National Capital Region | Jack Fish, Director, National Capital Parks |
George Berklacy, Asst. to Regional Director, Public Affairs | |
New Jersey Film Commission | |
The State of California | |
© 1979 Cip Film Produktions |