Un documentario collettivo, ripreso in occasione dei giochi olimpici di Monaco di Baviera nell’anno 1972. Otto famosi registi del periodo cercano di proporre non una visione giornalistica o statistica della festa sportiva ma un´introspezione sull’aspetto personale dello sport, che porta all´euforia ma anche dolore e delusioni.
Soggetto
In occasione dei giochi olimpici di Monaco di Baviera del 1972 sono stati contattati i migliori otto registi dell´epoca (Milos Forman, Kon Ichikawa, Claude Lelouch, Jurij Ozerov, Arthur Penn, John Schlesinger, Mai Zetterling, Michael Pfleghar, Jim Clark), per rappresentare, cinepresa alla mano, una delle discipline o lo sport che preferivano oppure una visione loro personale di questo evento sportivo.
L’episodio di Milos Forman è il sesto del montaggio finale, è il più lungo e, data la sua posizione nel film compiuto e l’atteggiamento artistico che lo permea , è anche una delle parti più espressive del film. Illustra il ´dramma´ del decathlon, una delle discipline più prestigiose delle Olimpiadi. Gli eroi di Forman sono, gara dopo gara, sempre più stanchi. Durante le loro prestazioni soffrono in modo evidente, sono perseguitati da lapsus inaspettati e alla fine della gara arrivano sull’orlo di un collasso fisico.
Tutto questo su uno sfondo musicale molto vivace , composto da jodel, campane delle vacche, ma anche di musica classica, che nel finale spicca per l´ironico utilizzo dell’Inno alla gioia di Beethoven. Un dirigente addormentatosi in tribuna dalla noia, gli interventi ironicamente velocizzati o rallentati dei suoi colleghi, il montaggio che combina lo spettacolo sportivo con delle inquadrature da club o sala da concerto bavarese, pongono questo evento sportivo in un contesto sociale allargato.
Curiosita´
- Il documentario è composto da otto episodi: The Beginning (Juri Ozerov), The Strongest (Mai Zetterling), The Highest (Arthur Penn), The Women (Michael Pfleghar), The Fastest (Kon Ichikawa), The Decathlon (Milos Forman), The Losers (Claude Lelouch) e The Longest (John Schlesinger).
- Il film ha avuto, come tutto l´evento delle Olimpiadi di Monaco, un destino funesto. Questa festa dello sport è stata infatti rovinata dalla rapina e omicidio degli atleti israeliani da parte dei radicali palestinesi. Forse anche per questo la pellicola ´Ciò che l´occhio non vede´ compariva molto sporadicamente nella distribuzione ed è rimasta un po’ sottovalutata sino ad oggi.
- Nella parte diretta da Forman, vengono utilizzate le composizioni di Ludwig van Beethoven (la parte dell ‘Inno alla gioia‘ dalla Sinfonia n. 9), Carl Orff (Rota – Sommerkanon), Franz von Suppé (Leichte Kavallerie – Cavalleria leggera) e della musica folcloristica bavarese.
- La pellicola è stata dedicata alla memoria degli undici atleti israeliani uccisi.
Milos Forman sul film
- „Già da quando ero piccolo desideravo vedere almeno una volta le Olimpiadi con i miei propri occhi. Forse i per questo motivo ho accettato di partecipare a quel progetto: per ricevere il miglior posto allo stadio e poter assistere alla manifestazione.“
- „Prima delle Olimpiadi c’era stato il campionato d´atletica in Germania Ovest, così sono andato a vederlo. Lì ho notato che l´ impegno più grande , come anche lo stress e il dramma piu´ intensi vengono vissuti dai decatleti, perciò ho scelto il decathlon come mio tema. Ogni disciplina ha il proprio ritmo che ho deciso di sottolineare tramite lo sfondo musicale. Poi ho anche deciso di presentare tutto ciò che accompagna questo grande evento: gli organizzatori, il pubblico, la noia, i momenti nei quali tutto è fermo ma anche quando scoppia l’entusiasmo.“
- „Gli uffici cechi non diedero il permesso a Mirek Ondricek di fare le riprese con un fuggiasco , quindi ho scelto come occhio il cameraman Jorgen Persson, che aveva lavorato nei film di Elvira Madigan e Bo Widerberg. Volevo che l’immagine fosse la più diversa possibile dalle trasmissioni televisive e Persson evidentemente tendeva alla bellezza decadente piuttosto che al reportage banale.
- I giochi continuavano a svolgersi, quando un giorno alle sette del mattino mi svegliò il telefono. Era la segretaria del nostro produttore..
‚Lo sa già?‘
‚Cosa?‘
‚Non sa?‘
‚Cosa non so?‘
‚Guardi dalla finestra.‘Abitavo all´ultimo piano del palazzo quindi avevo una vista fantastica di tutto il complesso. Dappertutto formicolavano le auto della polizia, le ambulanze, i furgoni, i poliziotti e i militari. I terroristi palestinesi avevano attaccato gli alloggi degli sportivi israeliani. Avevano già ucciso a sangue freddo due atleti e gli altri li tenevano in ostaggio mentre negoziavano per la loro fuga al sicuro dalla Germania. Quella gli è stata davvero parzialmente concessa, ma solo dopo aver ucciso altri nove membri del gruppo sportivo israeliano.
Stavo alla finestra e guardavo l’evoluzione di tutta quella vicenda orribile. A pochi passi dal posto dov´era avvenuto questo spargimento di sangue, la gente aveva subito ripreso ai giocare a minigolf, ping-pong, scacchi. Si allenavano, correvano, leggevano un libro, discutevano con gli allenatori, prendevano il sole, bevevano aranciata e guardavano le ragazze. Avevano visto e sentito le conseguenze di quel bagno di sangue , ma finché le Olimpiadi continuavano, gli atleti non permisero che nessuna cosa disturbasse la loro concentrazione. Era da tutta una vita che sistavano preparando a quel momento...“
Location
Repubblica Federale Tedesca
-
Olympiapark, Monaco di Baviera
- Olympiastadion
- Gara di decathlon.
- Atmosfera delle Olimpiadi.
Premi
Evento | Luogo | Premio | Categoria | P/N |
---|---|---|---|---|
1974 | ||||
Golden Globes (31o anno) | Los Angeles USA | Golden Globe | Miglior Documentario | ![]() |
Cast & Credits
David L. Wolper presents | |
The Beginning | |
Directed by | Juri Ozerov (U.S.S.R.) |
The Strongest | |
Directed by | Mai Zetterling (Sweden) |
The Highest | |
Directed by | Arthur Penn (USA) |
The Women | |
Directed by | Michael Pfleghar (West Germany) |
The Fastest | |
Directed by | Kon Ichikawa (Japan) |
The Decathlon | |
Directed by | Milos Forman (Czechoslovakia) |
The Losers | |
Directed by | Claude Lelouch (France) |
The Longest | |
Directed by | John Schlesinger (Great Britain) |
Produced by | Stan Margulies |
Executive Producer | David L. Wolper |
Original Music by | Henry Mancini |
Production Manager | Pia Arnold |
Chief Photofraphic Consultant | Michael Samuelson |
The Decathlon - Milos Forman |
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Cameraman | Jorgen Persson |
Editor | Lars Hagstöm |
Unit Manager | Dietmar Siegert |
Beethoven's Ninth Symphony performed by the Chorus and Orchestra of the Bavarian State Opera under the direction of Professor Wolfgang Sawallisch | |
Bavarian Folklore Music by Vita Bavarica and Platzl | |
Main Title Sequence by | Mel Stuart |
Olympic Torch Music | Wilhelm Killmayer |
Olympic Fanfare | Herbert Rehbein |
Second Unit Director | Alex Grasshoff |
Solar Footage by | National Science Foundation |
Color by Technicolor® | |
Supervising Film Editor | Robert K. Lambert |
Assistant Editors | Bea Dennis, Geoffrey Rowland |
Cars Furnished by | Fiat and BMW |
Cameramen | Helmut Ammon, Alex Barbey, Willy Bogner, Tony Coggans, Ronald Collins, Dick Enerson, Dieter Gaebler, Jurgen Gorter, Terry Gould, Adi Gurtner, Timo Horoschenkoff, Herb Lightman, Mike Matthews, Gordon Meagher, Peter Menzies, Chris Pechin, Herbert Raditschnig, Vincenz Sandner, James Stillwell, Mervyn Wilson, Eduard Windhager, Roderick Young |
Sound by | Roy Charman, Klaus Eckelt, Josef Listl, Stefan Schieder, Colin Charles, Herbert Maier |
Gaffer | Herb Fischer |
Editorial Coordinator | Karola Storr |
Production Secretary | May Capsaskis |
Auditor | Jane Meagher |
Production Executive | Conrad Holzgang |
Post Production Supervisor | Phillips Wylly |
Post Production Services | Neiman - Tillar Associates |
Re-recording by | Bill Varney |
Olympic Liaison Committee | Dr. Walter Schätz, Claus Willing, Dr. Klaus von Lindeiner |
Filmed with the cooperation of Bavaria Atelier, Munich | |
The Producers wish to acknowledge the cooperation of the Organizing Committee of the 20th Olympiad and its President, Willi Daume | |
© 1973 Wolper Pictures |